In alcune occasioni espositive alla presentazione delle opere si affianca la realizzazione di un momento performativo che coinvolge il pubblico.
La performance che ne viene fuori prende la forma della sfida fra due individui, e rappresenta una via d’accesso alla penetrazione di alcuni principi generativi che stanno sullo sfondo dell’operazione artistica.
Posto di fronte ad una tavola vuota, l’osservatore è invitato a entrare nell’universo formale dei diorami attraverso alcune azioni regolate, che costringono l’occhio a individuare percorsi e relazioni e la mano a saggiare pesi e misure. Il pubblico, nelle vesti di una giuria e due contendenti, è invitato a piegarsi sulle figure minime che compongono i mondi delle opere per portarsi alla giusta scala d’esplorazione. I due avversari, con mosse alternate, formano una composizione, ognuno nel tentativo di imprimerle la propria firma; i giurati, invitati ad esprimersi in merito, determinano chi dei due ha finito col prevalere. Quel che ne viene fuori, pur avendone in parte l’aspetto, ovviamente non è un’opera, mancandole gli elementi essenziali che la determinano (l’unità formale dell’artefice solitario, il lento accumularsi degli elementi con i loro valori semantici e materiali, il peso e la profondità di campo della vicenda personale, l’urgenza espressiva del sostrato psichico individuale). Ciò nonostante, attraverso l’apparenza ludica di un incontro col semplice aspetto formale del lavoro creativo, quel che ne viene fuori può costituire la premessa per una diversa modalità di fruizione.

Regole del Diorama in gioco

Componenti:
– una tavola vuota;
– molteplici animali in piccola scala;
- svariati elementi desueti disposti ai lati della tavola (per elemento si può intendere sia un oggetto singolo che un gruppo di oggetti identici).

Numero di giocatori:
Due giocatori più un pubblico, o anche un singolo che funga da giuria.

Preparazione:
In primo luogo ognuno dei due partecipanti sceglie il proprio animale. Gli animali vengono mostrati in coppia alla giuria, senza lasciar trapelare alcuna indicazione sulla scelta specifica operata dai giocatori (per rendere la decisione finale neutrale, gli animali non devono essere riconducibili ad uno o all’altro contendente).
In secondo luogo, dalla vasta serie di elementi se ne seleziona un numero circoscritto (diciamo 8).
Un’area dello schema, riservata all’animale, verrà coperta o sottolineata come area inagibile. Nella successione delle partite la collocazione di tale area muterà di volta in volta, in modo da garantire ulteriormente la variabilità dello schema di gioco.

Svolgimento:
I due giocatori posizionano sulla tavola, alternativamente, un elemento a testa; gli elementi possono essere posizionati ovunque tranne nell’area riservata all’animale, che resta vuota. L’intento di ognuno dei due dev’essere quello di creare, nel susseguirsi delle mosse, la migliore “atmosfera estetica” per il proprio animale prescelto.

Fine: 
Una volta che i giocatori abbiano terminato il posizionamento di tutti gli elementi (8, come da ipotesi), la giuria decide, a maggioranza, quale dei due animali, posizionato nell’area lasciata vuota, sia il miglior completamento del diorama.
Tale decisione determinerà la vittoria del giocatore che lo aveva scelto inizialmente.

Obiettivo:
Ognuno dei due giocatori deve far sì che il diorama composto trovi il suo appropriato compimento con l’animale da egli prescelto.

Suggerimenti strategici: 
Per un buono svolgimento della partita è preferibile una distribuzione dei posizionamenti non troppo concentrata attorno alle proprie mosse, in modo da imbastire un confronto estetico che sia un vero e proprio dialogo sulle Forme.

Età: 
10-110 anni

Durata:
15-20 minuti.